Si è spento ad 82 anni per complicazioni cardiovascolari Neil Armstrong, l’uomo che nell’ormai lontano 20 luglio 1969 posò per primo il piede sulla luna.
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Nel luglio 1969, Armstrong comandò la missione di allunaggio Apollo 11. Durante la fase di avvicinamento, Armstrong prese i controlli manuali del modulo lunare Eagle e lo pilotò fuori da una zona particolarmente rocciosa. Armstrong mostrò anche un enorme coraggio: quando il computer del modulo lunare Eagle in fase di atterraggio fece le bizze, prese i comandi manuali e si rese protagonista di un atterraggio mozzafiato: “Houston, qui Base della Tranquillità. L’Aquila è atterrata“, disse alla fine della spericolata ma decisiva manovra, facendo tirare a tutti un sospiro di sollievo.
Quasi sette ore più tardi, il 21 luglio, uscì dal modulo e divenne il primo essere umano a camminare sulla Luna. Toccò il suolo lunare alle ore 2:56 con lo scarpone sinistro. Prima del contatto pronunciò la celebre frase: ” Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l’umanità”.
Si coronava il sogno del presidente americano John Fitzgerald Kennedy a cui, in piena guerra fredda, l’Unione Sovietica aveva lanciato il guanto di sfida anche sul fronte della corsa allo spazio, lanciando in orbita nel 1957 il satellite Sputnik.
“Neil è stato uno dei più grandi eroi di tutti i tempi e ci ha insegnato l’enorme potere di un piccolo passo“, sono state le parole del presidente statunitense, Barack Obama, che insieme alla First Lady Michelle si è detto “profondamente colpito”.
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