E' morto il coreografo Roland Petit
Con lui la danza tornò "contemporanea"
Prima ballerino, poi geniale sviluppatore di passi e movenze, si è spento a Ginevra all'età di 87 anni. Da Parigi a Hollywood con un sogno nella mente: il balletto come medium perfettamente integrato nel nostro tempo
ROMA - Il coreografo e danzatore francese Roland Petit è morto a Ginevra all'età di 87 anni. Era nato a Villemomble il 13 gennaio del 1924. Tra le sue opere più note Le jeune homme et la mort, su libretto di Jean Cocteau, con coreografia e costumi di straordinaria modernità. Nel 1972 fondò il Ballet National de Marseille, che diresse per ventisei anni.
Il giovane Roland Petit si formò alla scuola di danza dell'Opéra di Parigi sotto la direzione di Gustave Ricaux ed entrò a far parte del corpo di ballo dell'Opéra nel 1939. Nei cinque anni successivi prese parte a numerosi spettacoli e conquistò i suoi primi successi come coreografo con Orphée, Rêve d'Amour. A partire dal 1944 decise di concentrarsi sulle proprie opere al Teatro Sarah Bernhardt di Parigi assieme a Irène Lidova e col sostegno di artisti come Christian Bérard e Jean Cocteau.
Nel 1945, aiutato finanziariamente da suo padre, Petit fondò la compagnia dei Ballets des Champs-Elysées, in cui figurò da danzatore principale, maestro di ballo e coreografo. Iniziò così a sperimentare, sviluppando il suo celebre stile acrobatico angolare. Con Les Forains (1945) giunse il maggior successo mai ottenuto da Petit fino a quel momento. L'anno successivo la sua compagnia ripropose anche Le Jeune Homme et la mort, guadagnando notevoli consensi presso la critica, perché dimostrava che la danza poteva essere considerata un medium perfettamente in linea con la contemporaneità.
Ormai una griffe della danza, nel 1948 Petit diede vita al Ballets de Paris de Roland Petit, con cui presentò i sui successivi lavori: tra gli altri, Les Demoiselles de la nuit (1948), L'Oeuf à la coque (1949), Carmen (1949), e La Croqueuse de diamants (1950). Altri importanti ballerini emersero dalla compagnia di Petit. Si ricordano, ad esempio, Renée (Zizi) Jeanmaire, capace di catalizzare l'attenzione con la passione della sua danza in Carmen e che sposò Petit nel 1954.
Roland e Renée lavorarono assieme a Hollywood per molti film musicali, tra i quali si ricordano in particolare Hans Christian Andersen (1952), Daddy Long Legs (1955) e Anything Goes (1956). Nel 1960 uscì nelle sale Black Tights, le cui coreografie incorporavano molti passi di danza inventati da Petit. Grazie al successo del film, per il coreografo francese si aprirono nuove opportunità presso le compagnie di ballo più prestigiose in tutto il mondo.
Nel 1970 Petit fu nominato direttore dell'Opéra di Parigi, esperienza di breve durata. E' del 1972 la nascita del Ballet de Marseille (poi Ballet National de Marseille-Roland Petit), a cui il coreografo si dedicò fino al 1998, quando fu costretto a lasciare, non prima di aver offerto al pubblico e alla danza lavori spumeggianti come Coppélia (1975) e versioni sceniche di note opere letterarie (Nanà da Zola, Les intermittences du coeur da Proust, Les hauts du Hurlevent dalla Brönte, Le fantòme de l'Opéra da Leroux).
Negli anni Ottanta si ricordano ancora fortunati lavori come Le mariage du Ciel et de l'Infer (Milano, 1984), Le chat botté (Parigi, 1985), L'Ange bleu (Berlino, 1985), Ma Pavlova (Parigi, 1985), Le diable amoreux (1989). Infine, nel decennio successivo, La bella addormentata (1990), Pink Floyd Ballet (1991), Charlot dans avec nous (1991), Il Gattopardo (Palermo, 1995), Chéri (Milano, 1996) e Le Lac des cygnes et ses maléfices (Marsiglia, 1998).
(link originale dell'articolo: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/07/10/news/danza_morto_roland_petit-18934388/?rss)
Con lui la danza tornò "contemporanea"
Prima ballerino, poi geniale sviluppatore di passi e movenze, si è spento a Ginevra all'età di 87 anni. Da Parigi a Hollywood con un sogno nella mente: il balletto come medium perfettamente integrato nel nostro tempo
ROMA - Il coreografo e danzatore francese Roland Petit è morto a Ginevra all'età di 87 anni. Era nato a Villemomble il 13 gennaio del 1924. Tra le sue opere più note Le jeune homme et la mort, su libretto di Jean Cocteau, con coreografia e costumi di straordinaria modernità. Nel 1972 fondò il Ballet National de Marseille, che diresse per ventisei anni.
Il giovane Roland Petit si formò alla scuola di danza dell'Opéra di Parigi sotto la direzione di Gustave Ricaux ed entrò a far parte del corpo di ballo dell'Opéra nel 1939. Nei cinque anni successivi prese parte a numerosi spettacoli e conquistò i suoi primi successi come coreografo con Orphée, Rêve d'Amour. A partire dal 1944 decise di concentrarsi sulle proprie opere al Teatro Sarah Bernhardt di Parigi assieme a Irène Lidova e col sostegno di artisti come Christian Bérard e Jean Cocteau.
Nel 1945, aiutato finanziariamente da suo padre, Petit fondò la compagnia dei Ballets des Champs-Elysées, in cui figurò da danzatore principale, maestro di ballo e coreografo. Iniziò così a sperimentare, sviluppando il suo celebre stile acrobatico angolare. Con Les Forains (1945) giunse il maggior successo mai ottenuto da Petit fino a quel momento. L'anno successivo la sua compagnia ripropose anche Le Jeune Homme et la mort, guadagnando notevoli consensi presso la critica, perché dimostrava che la danza poteva essere considerata un medium perfettamente in linea con la contemporaneità.
Ormai una griffe della danza, nel 1948 Petit diede vita al Ballets de Paris de Roland Petit, con cui presentò i sui successivi lavori: tra gli altri, Les Demoiselles de la nuit (1948), L'Oeuf à la coque (1949), Carmen (1949), e La Croqueuse de diamants (1950). Altri importanti ballerini emersero dalla compagnia di Petit. Si ricordano, ad esempio, Renée (Zizi) Jeanmaire, capace di catalizzare l'attenzione con la passione della sua danza in Carmen e che sposò Petit nel 1954.
Roland e Renée lavorarono assieme a Hollywood per molti film musicali, tra i quali si ricordano in particolare Hans Christian Andersen (1952), Daddy Long Legs (1955) e Anything Goes (1956). Nel 1960 uscì nelle sale Black Tights, le cui coreografie incorporavano molti passi di danza inventati da Petit. Grazie al successo del film, per il coreografo francese si aprirono nuove opportunità presso le compagnie di ballo più prestigiose in tutto il mondo.
Nel 1970 Petit fu nominato direttore dell'Opéra di Parigi, esperienza di breve durata. E' del 1972 la nascita del Ballet de Marseille (poi Ballet National de Marseille-Roland Petit), a cui il coreografo si dedicò fino al 1998, quando fu costretto a lasciare, non prima di aver offerto al pubblico e alla danza lavori spumeggianti come Coppélia (1975) e versioni sceniche di note opere letterarie (Nanà da Zola, Les intermittences du coeur da Proust, Les hauts du Hurlevent dalla Brönte, Le fantòme de l'Opéra da Leroux).
Negli anni Ottanta si ricordano ancora fortunati lavori come Le mariage du Ciel et de l'Infer (Milano, 1984), Le chat botté (Parigi, 1985), L'Ange bleu (Berlino, 1985), Ma Pavlova (Parigi, 1985), Le diable amoreux (1989). Infine, nel decennio successivo, La bella addormentata (1990), Pink Floyd Ballet (1991), Charlot dans avec nous (1991), Il Gattopardo (Palermo, 1995), Chéri (Milano, 1996) e Le Lac des cygnes et ses maléfices (Marsiglia, 1998).
(link originale dell'articolo: http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/07/10/news/danza_morto_roland_petit-18934388/?rss)
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