giovedì 6 ottobre 2011

Steve Jobs

Addio a Steve Jobs, lui ai giovani: siate affamati e folli
Aveva 56 anni, ha cambiato il mondo della tecnologia. Il 24 agosto aveva lasciato il timone della casa di Cupertino a Tim Cook















(link originale dell'immagine: http://www.applerumors.it/wp-content/uploads/2011/01/steve-jobs1.jpg)

New York, 6 ott. (TMNews) - Steve Jobs, fondatore di Apple e guru mondiale della tecnologia, è morto a 56 anni dopo una lunghissima battaglia contro il cancro. Appena ventunenne aveva fondato Apple insieme a Steve Wozniak, cambiando per sempre il modo di pensare i computer e l'informatica."La sua passione ed energia sono state la fonte di innovazioni incalcolabili e che hanno arricchito e migliorato la vita di tutti noi. Il mondo è incredibilmente migliore grazie a Steve Jobs.", si legge in un comunicato della casa di Cupertino. Jobs aveva lasciato il timone di Apple lo scorso 24 agosto lasciando la guida del colosso tecnologico a Tim Cook, suo braccio destro per 13 anni.

Jobs ha gettato le basi della moderna industria dell'high-tech, contendendo la scena agli altri pionieri del settore come Bill Gates e Larry Ellison, i fondatori di Microsoft e Oracle. Proprio Gates è stato tra i primi a commentare: "Al mondo raramente qualcuno ha il profondo impatto che ha avuto Steve, gli effetti del suo lavoro si sentiranno per molte generazioni".

A Jobs fu diagnosticato un tumore al pancreas nel 2004 dal quale guarì. Nel 2009 fu sottoposto a un trapianto di fegato. Poi sulla sua salute ci sono state solo indiscrezioni, soprattutto quando a metà del 2008 ha cominciato a perdere peso a vista d'occhio e quando ha preso un secondo periodo di aspettativa a partire da metà gennaio.

IL SUO MESSAGGIO AI GIOVANI Nel giugno del 2005 Jobs, che non ha mai finito l'università, partecipò alla cerimonia di laurea della Stanford University in California dove ha pronunciato quello che è considerato il suo testamento morale ai giovani e che da anni spopola sul Web. "Stay hungry, stay foolish", restate affamati, restate folli, disse davanti ai giovani lanciando quello che è divenuto un messaggio simbolo per la "generazione-Apple".

"Il vostro tempo - disse - è limitato, allora non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario". In quell'occasione Jobs raccontò la sua difficile adolescenza: figlio di una ragazza-madre che lo dà in adozione, studente povero al Reed college con il coraggio di scegliere corsi inconsueti. Davanti agli studenti Jobs parlò anche del suo rapporto con la morte: "Ricordarmi che morirò presto è il più importante strumento che io abbia mai incontrato per aiutarmi a fare le grandi scelte della vita".

Poi la Apple, fondata nel 1974 in un garage insieme al suo amico Wozniak e divenuta un colosso da 2 miliardi di dollari e 4 mila dipendenti appena 10 anni dopo da cui fu licenziato alcuni anni dopo. "Non me ne accorsi allora, ma il fatto di essere stato licenziato da Apple era stata la miglior cosa che mi potesse capitare. La pesantezza del successo era stata rimpiazzata dalla leggerezza di essere di nuovo un debuttante, senza più certezze su niente. Mi rese libero di entrare in uno dei periodi più creativi della mia vita".


(link originale dell'articolo: http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20111006_111804.shtml)