domenica 1 aprile 2012

Giorgio Chinaglia



(link originale dell'immagine: http://www.tg1.rai.it/dl/img/2012/04/260x01333296676938medium_110228-151643_ro300804spo_0015_OK.jpg)


ROMA - Lutto nel mondo del calcio che scuote la Lazio. Giorgio Chinaglia, centravanti bandiera del club biancoceleste è morto questa mattina in Florida. Aveva 65 anni.

la notizia è inizialmente arrivata grazie a un twitter di un dirigente del Milan Umberto Gandini, poi è stata rilanciata da Sky. Chinaglia venerdì scorso era stato colpito da un infarto, sembrava essersi ripreso e invece non ce l'ha fatta. Chinaglia era nato a Carrara il 24 gennaio del 1947.


La carriera. Nato a Carrara, Chinaglia si trasferì con la famiglia a Cardiff all'età di nove anni. La sua carriera ebbe quindi inizio in Galles con lo Swansea City, con cui disputò le stagioni 1964-1965 e 1965-1966. Arriva poi il trasferimento in Italia alla Massese, Serie C, e poi all'Internapoli, sempre in C, per passare infine alla Lazio (neopromossa in Serie A) nell'annata 1969-1970.

Caratteristiche. Un ariete dotato di grande forza fisica e grande temperamento segnò 12 gol nel primo anno e 9 nel secondo, in coincidenza però con un'amara retrocessione in Serie B. Nella stagione 1971-1972 vince la classifica cannonieri della serie cadetta e contribuisce con i suoi 21 gol al ritorno in A. Come giocatore di B, conquista addirittura la Nazionale azzurra: esordio con gol-lampo in Bulgaria, il 21 giugno del 1972.

Lo scudetto. Nella stagione 1972-1973 la Lazio neopromossa sfiora lo scudetto. Un gruppo di grandi calciatori come Pino Wilson, Luciano Re Cecconi, Felice Pulici e Renzo Garlaschelli, del giovane Vincenzo D'Amico e di Luigi Martini, di Mario Frustalupi e Giancarlo Oddi, ma principalmente è la Lazio di Chinaglia, trascinatore. E l'anno successivo, con 24 reti, mette il suggello sulla galoppata che porta allo scudetto: fu di Chinaglia il gol della vittoria sul Foggia che consegnò il tricolore. E' il momento migliore dela sua carriera: ai Mondiali tedeschi del 1974 parte titolare, ma i problemi con l'allenatore Ferruccio Valcareggi lo relegano in secondo piano (dopo una sostituzione Chinaglia lo manda platealmente a quel paese)

Parabola discendente. Anche nella Lazio, dopo un quarto posto (e 14 reti) e la fascia di capitano, iniziano i problemi. A poche giornate dalla fine del torneo 1975-1976, di lasciare l'Italia per andare a giocare nei New York Cosmos. Sono i Cosmos di Pelé, Franz Beckenbauer, Carlos Alberto e di Johan Cruyff.

Negli States. Giorgio Chinaglia fu il miglior marcatore della storia della North American Soccer League: in sette anni segnò 193 gol in 213 partite. Vinse il premio come miglior marcatore della NASL per ben 5 volte, tra il 1976 e il 1982. Fu tra i protagonisti delle quattro Soccer Bowl vinte dai Cosmos nel 1977, 1978, 1980 e 1982.

Torna come dirigente. Nel 1983, ritorna in Italia, questa volta come presidente della Lazio, accolto dai tifosi come un mito. ma i fasti del passato come dirigente non vengono ripresi. Dura poco l'avventura per i problemi economici e il club retrocede in B.

Ritorna negli States occupandosi sempre di calcio (è stato coinvolto in vicende societarie di Ferencvaros, Foggia, Lanciano e di nuovo Lazio). Da questo momento in poi si susseguono anche i problemi con la giustizia italiana, viene iscritto nel registro degli indagati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con l'accusa di riciclaggio, con l'aggravante di aver agevolato l'attività della camorra. Fino al terribile primo aprile 2012.

(link originale dell'articolo. http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=188579&sez=HOME_SPORT)

Antonio Ghirelli

ROMA - Antonio Ghirelli, giornalista, scrittore e capoufficio stampa del Quirinale ai tempi del Presidente Sandro Pertini è morto questa mattina a Roma. Ghirelli avrebbe compiuto 90 anni il prossimo 10 maggio. Dal 1966 al 1972 ha diretto il Corriere dello Sport e ha collaborato per il nostro giornale fino a poche settimane fa.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa la triste notizia della scomparsa di Antonio Ghirelli ha inviato alla famiglia il seguente messaggio: "Con la scomparsa di Antonio Ghirelli perdo uno degli amici più cari dei lontani anni della mia prima formazione. Fummo egualmente legati a Napoli ed egualmente animati da valori di libertà e di progresso mentre il fascismo si avviava alla fine. E non ci siamo mai persi di vista per il resto della vita, fino a tempi recentissimi. È stato un giornalista di razza guidato dalla sua passione di democratico e di socialista che lo aveva condotto anche a svolgere ruoli importanti accanto al Presidente Pertini e nel Psi; un popolarissimo giornalista sportivo e un interprete autentico dell'anima di Napoli. Mi stringo con affetto ai suoi cari". È quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato alla famiglia una volta appresa la "triste notizia" della scomparsa di Antonio Ghirelli.

(link originale dell'articolo: http://www.corrieredellosport.it/attualita/cronaca/2012/04/01-230616/È+morto+Ghirelli%3A+direttore+del+Corriere+dal+'66+al+'77)




(link originale dell'immagine: http://i.res.24o.it/images2010/SoleOnLine5/_Immagini/Notizie/Italia/2012/04/ghirelli-antonio-258.jpg?uuid=d55b4b42-7c00-11e1-8c8a-661e85283ef2)