lunedì 20 febbraio 2012

Renato Dulbecco

ROMA (Reuters) - Renato Dulbecco, premio Nobel per la Medicina nel 1975, si è spento nella notte negli Stati Uniti, a 97 anni. Lo riferiscono i media.
Dulbecco, nato a Catanzaro il 22 febbraio 1914, è morto a La Jolla, in California. Aveva lavorato a lungo negli Stati Uniti, e aveva la cittadinanza americana.
Medico, biologo e genetista, si era aggiudicato il Nobel con la scoperta del meccanismo dei virus tumorali nelle cellule animali.
Nel 1999 aveva presentato il Festival di Sanremo assieme a Fabio Fazio. Aveva devoluto il suo compenso a favore dell'attività degli scienziati attraverso la fondazione del Dulbecco Telethon Institute.

(link originale dell'articolo: http://it.notizie.yahoo.com/scienza-il-nobel-renato-dulbecco-morto-97-anni-185248907.html)




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domenica 19 febbraio 2012

Ben Gazzara



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Morto a 81 anni Ben Gazzara
fu 'il camorrista' di Tornatore (3 febbraio 2012)

Addio all'attore d'origine italiana, premio Emmy nel 2003. Soffriva di cancro al pancreas. Recitò nei film di Monicelli, Cassavetes e Lars Von Trier
(reuters)

NEW YORK - E' stato il volto di una New York d'altri tempi. Nato nella città dei grattacieli, Gazzara è morto 81 anni dopo in un ospedale newyorkese, il Bellevue, assistito fino alla fine nella sua lotta contro il cancro al pancreas, sono stati la terza moglie Elke e dalla figlia Elizabeth.

LA FILMOGRAFIA

Biagio Anthony Gazzara era nato nel 1930 da immigranti siciliani, cresciuto per le strade, riuscì a entrare in una compagnia teatrale da giovanissimo e all'Actor's Studio pochi anni dopo averprovato una carriera univesrità mai terminata.

Erano i tempi di Broadway, gli anni Cinquanta di spettacoli come 'La gatta sul tetto che scotta' che Gazzara portò sul palco diretto da Elia Kazan. Al suo posto per il grande schermo poi fu scelto Paul Newman. Erano gli anni del cambiamento del cinema americano, negli anni Cinquanta cambia anche la concezione del "divismo", come nel caso di Marlon Brando e James Dean. E Gazzara ebbe una lunga carriera. Il suo naso da pugile, il sorriso gentile, gli occhi profondi. Un collage che lo rese adatto a interpretare personaggi più diversi. Ad essere libero dagli schemi.

Nel 1957 cominciò con il film di Jack Garfein, Un uomo sbagliato (The Strange One). Poi arrivarono gli anni Sessanta e il suo volto apparve in film preziosi come Anatomia di un omicidio (Anatomy of a Murder) (1959), di Otto Preminger, lI ponte di Remagen (The Bridge at Remagen) 1969, diretto da John Guillermin, fino a essere scelto da Monicelli per Risate di gioia con Totò e Anna Magnani nel 1960.

Tuttavia, fu nella collaborazione con il regista e amico John Cassavetes che Gazzara creò le sue interpretazioni più interessanti. I due lavorarono insieme per la prima volta nel film Mariti (Husbands) nel 1970. Per tutti gli anni Settanta la collaborazione tra l'attore il regista produsse film come L'assassinio di un allibratore cinese (The Killing of a Chinese Bookie) (1976) e La sera della prima (Opening Night) (1977).

In Italia celebre è la sua interpretazione nel ruolo del boss mafioso ispirato a Raffaele Cutolo detto 'O Professore 'e Vesuviano, interpretato nel film Il Camorrista che segnò l'esordio alla regia di Giuseppe Tornatore nel 1986. Nel 1988 interpretò il ruolo di Don Bosco nell'omonimo film di Leandro Castellani. Nel corso della sua carriera, Gazzara ha collaborato anche con Marco Ferreri in Storie di ordinaria follia (1981). Negli ultimi vent'anni Gazzara è stato amato e scelto da registi di film come Il grande Lebowski (The Big Lebowski) (1998) dei Fratelli Coen, The Summer of Sam (1999) di Spike Lee, Buffalo '66 (1998) di Vincent Gallo e Illuminata (1998) di John Turturro. Nel 2003, Gazzara è apparso nel film diretto dal regista danese Lars Von Trier, Dogville.



(04 febbraio 2012)

(link originale dell'articolo: http://www.repubblica.it/persone/2012/02/04/news/morto_a_81_anni_ben_gazzara-29306980/)

domenica 12 febbraio 2012

Whitney Houston




Whitney Houston è stata trovata morta in un hotel di Beverly Hills. Aveva solo 48 anni. L'annuncio è stato dato dalla sua rappresentante, Kirsten Forster, che però non ha rivelato le cause della morte. La Houston lottava da anni contro la dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti.

Secondo le prime notizie, è stata una guardia del corpo della cantante a chiedere aiuto al personale dell'hotel in seguito ad un malore della cantante. In pochi minuti sono giunti sul posto i paramedici del 911 e due agenti della polizia. Dopo ripetuti tentativi di rianimarla, la Houston e' stata dichiarata morta alle 15.55. Testimoni oculari hanno raccontato che sul corpo della donna non c'erano segni di colluttazione. La polizia del Beverly Hills Police Department ha comunque dato inizio a un'indagine.

La Houston era attesa ad una serata a margine della cerimonia dei Grammy Awards, in programma stasera a Los Angeles. Diva della musica pop, era soprannominata 'The Voice' per il suo inconfondibile timbro vocale. Suoi indimenticabili brani com 'I will always love you', colonna sonora del film 'The Bodyguard'.

170 milioni di dischi venduti e una lunga lista di riconoscimenti in poco più di vent'anni di carriera: 6 Grammy Awards, 22 American Music Awards.